9 giugno 2015

5 Km in 20 minuti all'ora di punta in Grandi Città, parcheggio incluso. How To.

E' passato un anno da quando ho iniziato ad andare a lavorare in bicicletta.
E no, non solo durante le belle giornate d'Estate.
Sono andato a lavorare in bici con la pioggia e con temperature sottozero.
Quando ha nevicato sono andato a piedi, eh.
Ma per il resto sempre e solo bicicletta.
Perchè?
Ho preso questa decisione per motivi assolutamente pratici.
Andare in auto implicava:

  1. esborso di una forte somma di denaro per acquistare una seconda auto;
  2. esborso di una maggior somma di denaro per mantenerla;
  3. usura dell'auto soggetta a percorsi brevi (non ideale per una diesel Euro5);
  4. gasolio, almeno 1 - 2 € al giorno;
  5. esborso di una piccola somma di denaro ed investimento di almeno almeno 4 ore di tempo libero a settimana per andare in palestra per impedire alla panza di comportarsi come la Russia e debordare sulla scrivania;
  6. Impiegare molto meno tempo all'andata (5-7 minuti massimo dall'uscita di casa alla timbratura cartellino) e lo stesso tempo, se non di più, al ritorno  (15-20 minuti tra code ai semafori e ricerca parcheggio)
  7. Comodità di poter fare la spesa andando al centro commerciale direttamente dall'ufficio
E no, non c'è un punto "arrivare in ufficio asciutti se piove"  ma ne parliamo dopo

Andare in bici implica:

  1. acquistare una bici (€ 150,00);
  2. acquistare gli accessori (€ 50,00);
  3. impiegare sempre lo stesso tempo ad andare e tornare (10 minuti);
  4. risparmiare sulla manutenzione e sul gasolio della prima auto (e coi soldi risparmiati al punto successivo può essere tenuta in efficienza con meno angustie);
  5. evitarsi l'acquisto manutenzione e mantenimento di una seconda auto (mettete voi qui un bel cifron€);
  6. fare esercizio fisico sufficiente ad eliminare il punto 5 della lista precedente, ossia panza piatta (ehm, pecollinare, insomma, non alpina) senza dover andare in palestra;
  7. fare esercizio fisico esattamente quando serve di più, ossia alla fine della giornata lavorativa tornando a casa, vi assicuro che 10 minuti di pedalata lasciano indietro e... a piedi stress e problemi di ufficio... in ufficio.

Quindi, crepi la logorrea, andare in bici al lavoro si risparmia un sacco, proprio un sacco e, in più, si resta in forma dato che nel pacchetto è incluso l'equivalente di un paio di ore di palestra settimanali.
Come bonus ci si rilassa.
Ci tengo a sottolineare che la scelta della bici è completamente ed assolutamente anti-ideologica: la macchina la continuiamo ad usare per fare la spesa, ad esempio, ma non prendiamo la bici perchè 'si deve'.
E come fai?
Come faccio?
Come faccio a fare, in 20 minuti quello che tu, in genere fai, in poco meno di un'ora?
In media, in 20 minuti si percorrono sempre 5 km.
E, siccome un disegno vale più di cento parole, ecco qua:
qui sotto ci sono tre cartine di città italiane con un percorso di circa 5 km ognuno.









Si tratta di percorsi da me scelti a caso eh, non li ho mai  fatti nè in auto nè in bici.
Ma sono ragionevolmente certo che a farli in auto in certi giorni e a certe ore il tempo di percorrenza si misuri in multipli di quello fatto in bici, che sarebbe quasi certamente di venti minuti.
Ah, dimenticavo: tu, dopo un'ora di coda devi pure parcheggiare...
Magari queste mappe vi hanno stuzzicato, quindi ecco come mi sono organizzato io:

Primo punto: essere visti

Ho aggiunto alla bici delle lampadine a led a batteria che tengo sempre accese in modalià intermittente.
Un'altra la tengo sullo zaino.
In più il mio impianto luci è sempre efficiente.
Di fatto, di notte, sono più visibile che di giorno.

Secondo punto: e se piove?

Poncho per l'estate, ovvio.
In più due altri accessori:

pantaloni antipioggia, che coprono dalla punta delle scarpe (incluse) al petto stile Fantozzi,
guanti termici in gomma.

Vi assicuro che nell'inverno padano non sono mai arrivato in ufficio bagnato e neppure umido.
Anzi, i colleghi in auto si bagnano dal parcheggio agli uffici, io no...

Tutto qua?

Tutto qua.

Una bici decente, luci supplementari, abiti antipioggia (aggiungiamoci un paio di occhiali di plastica trasparente se vi va per difendervi dal vento e dagli insetti) e un pizzico di voglia di cambiare
Ora, non sto dicendo che TUTTI possono usare SEMPRE la bici.
Sto solo suggerendo di pensarci.

Ad esempio, se vivessi a Matera non potrei, ragionevolmente, pensare di arrivare fresco di deodorante in ufficio a meno di usare una bici a pedalata assitita.
Ergo, se non abitate in città di pianura dovrete valutare gli sforzi.
Poi, la distanza: è vero, 5 km si fanno in 20 minuti, nel peggiore dei casi si è a un'ora da casa a piedi ma per distanze più lunghe ognuno deve valutare da sè.
E poi non è che in bici si deve andare tutti i giorni, magari per esigenze particolari (accompagnamenti, spesa, altri impegni) uno prende regolarmente l'auto, non è mica un tabù.
Però, pensateci.
Non servono tanti soldi per iniziare e nemmeno tanto tempo per iniziare ad avvertirne i benefici.
Dopo una settimana già inizierete ad ingranare.
Certo, non è tutto oro:
lo stato delle strade italiane è quello che è:

Perchè i ciclisti vanno a zigzag? Al 99% perchè ci sono delle buche per terra che tu automobilista nemeno vedi ma che ucciderebbero i ciclisti.
Perchè non andate a destra rasenti i marciapiedi come i Tornado pancia a terra in una  missione di bombardamento?
Perchè ci sono altri ostacoli che voi automobilisti non vedete:
altri auomobilisti parcheggiati, i pedoni col giornale (sic.), i rami degli alberi ed altra vegetazione sporgente, le caditoie.

Bisogna prendere dimestichezza con la strada, guardare negli occhi gli automobilisti ed imporsi: siamo veicoli, teniamo la destra ma non siamo di ostacolo alla circolazione se non scortichiamo il marciapiede come non lo sono gli automobilisti fermi in coda al semaforo ...
Semplicemente ci siamo pure noi con tasse regolarmente pagate, tasso di inquinamento stratosfericamente inferiore e anche occupazione di spazio inferiore. La prossima volta che vedi un ciclista davanti a te pensa all'ultima volta che sei rimasto al semaforo perchè un automobilista se l'è presa comoda e ha rallentato col verde lasciandoti inchiodare davanti al rosso... Ogni ciclista davanti a te è una macchina in meno davanti a te in coda, un concorrente in meno al parcheggio sotto casa...
Quindi, se andiamo a 20km/h a 2/3 di corsia sorpassaci come se fossimo un'auto e basta senza bestemmiare, probabilmente non ti diamo spazio semplicemebte per sopravvivere: il codice della strada non è un patto suicida. Prenditi il tempo per sorpassare se davanti a noi la strada è libera, recuperera dopo col tuo potente motore. Del resto, non ci sorpassi accelerando e tagliandoci la strada con coda di auto a 20 m davanti pur di farci dispetto?
Continua pure a farlo...
Ci sarebbe molto altro da aggiungere, certo, magari rimandiamo ad altra occasione.
Però, la prossima volta che vi trovate a percorrere un mezz'ora 3-4km di code in una bella giornata di primavera, magari per poi bestemmiare per un parcheggio andando...in Palestra... Beh, pensateci.
L'automobile è uno strumento meraviglioso.
La bici pure.
Usiamoe quando è meraviglioso usarle: la bici quasi sempre, l'auto sempre, se devi trasportare 4 casse di birra, altrimenti...

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