8 ottobre 2011

Le cattive abitudini che vengono da Linux: storia di un formattone

Ieri mattina, per motivi troppo lunghi da spiegarsi in questa sede, tra cui l'eccessiva lentezza del login ( ma non solo e non come prima istanza ), ho dovuto togliere il mio notebook HP Probook 6540b dal Dominio Aziendale.
Clicckete Clicckete, backup dei dati spuri ( il maledetto desktop )
Clicckete Clicckete, backup del profilo Autluc,
Clicckete Clicckete, backup dei files .pst  ( maledetti )
Clicckete Clicckete, esportazione delle macchine virtuali, ok ci siamo, Sistema, nome computer, esci dal dominio, inserisci la password e riavvio.
Tutto ok.
Va bene, processo inverso, ricopia il desktop, reimporta i profili Clicckete Clicckete, Clicckete Clicckete, Clicckete Clicckete, pof...
Il Notebook si spegne all'improvviso.
Ehm.
Niente Panico.
Forse è perchè lo uso senza batteria attaccando l'alimentatore all'UPS.
Metto la batteria, riaccendo.
No, niente modalità provvisoria.
Senza aspettare i consueti tempi di caricamento ( lo so che Windows ha bisogno di un po' di relax prima di iniziare anche quando il desktop è apparentemente caricato e pronto, lo capisco, mi comporto allo stesso modo io al mattino prima del caffè )  mi fiondo su Start -> Administrative Tools -> Event viewer.
Clicckete Clicckete. 1 Critical Error.
Vado a leggere: Kernel Power Failure: windows non è stato arrestato correttamente o qualcosa di simile, cito a memoria.
Sento il panico arrivare, ma è ancora lontano. Mi dico: è stato un problema di alimentazione, sarà l'alimentatore un po' scassato, ora con la batteria andrà tutto bene: se fosse un problema software, penso io povero illuso malabituato dalle coccole del Pinguino, ci sarebbe traccia nel log di sistema di quale sia la causa dello spegnimento, invece non c'è, quindi è un problema hardware.
Quindi, Ri Clicckete Clicckete si continua con la reimportazione dei dat...pluff.
Di nuovo.
Spento di nuovo all'improvviso.
NON è un problema di alimentazione: la batteria è carica!
Riaccendo il notebook, riguardo nei log: stesso errore di prima, ma che non mi spiega nulla.
In realtà mi spiega che Windows non è stato spento correttamente ma non dice nulla del perchè. Passo un sacco di tempo a spulciare i log, senza risultati.
E, questo, inizia ad essere sintomo di un problema hardware.
Ok, Panico.
Problema hardware significa quasi sicuramente buttare il notebook.
Spiacevole.
Resta solo il formattone purificatore
O la va o la spacca.
La va.
Windows si reinstalla senza problemi, io passo quasi 1 giorno lavorativo a reimpostare il mio sistema quasi com'era prima.
Quasi.
Infatti, non ho più installato la mia licenza di Office.
Di sicuro niente più Outlook 2010, faccio meglio e più inveloce con Mozilla Thunderbird, senza problemi di formati proprietari, così posso usare le stesse impostazioni e lo stesso programma ovunque senza bestemmiare per sincronizzare la rubrica con google e telefono android.
Qui mi sento di raccomandare una procedura di migrazione che ho sperimentato con successo. 
Allora, la conditio sine qua non per migrare in Thunderbird la posta contenuta nei files. pst di outlook 2010 è che quest'ultimo sia nella versione a 32 bit. 
Se avete la versione a 64 bit fate così: salvatevi i files .pst e disinstallate la versione a 64 bit di outlook 2010. Riavviate e reinstallate Outlook 2010 in versione 32 bit ( scaricatevi la demo dal sito Microsoft se serve, oppure andate coi files .pst da un amico ). Poi, Thunderbird 7 vi importa tutto.
Vedremo se i problemi di corrispondenza dell'impaginazione che avevo interagendo con differenti versioni di office sono stati risolti, oggi ho elaborato un documento docx con libreoffice 3.4 e mi sembra che i guai siano superati ( maledetto formato docx chiuso quindi non correttamente decifrabile se non dalla versione esatta di winword con cui è scritto ).
Concludendo, ho imparato, anzi, meglio dire 'ricordato' che non è bene essere abituati a sapere esattamente cosa succede nel tuo computer, abitudine che prendi invariabilmente usando linux.
Perchè, poi,  ti può capitare di perder tempo a cercare le stesse informazioni sotto Windows.
Ma Windows non è progettato per fornirtele, ma per nascondertele.
Memento, homo.

PS: E il motivo per cui togliendo il notebook dal Dominio si sia innescato questa catena di anomali spegnimenti è andato perduto nel tempo, come lacrime nella pioggia.

2 commenti:

  1. Ormai i tempi sono maturi per abbandonare Windows in ambito lavorativo.
    S.O.: Ubuntu
    Browser: Firefox
    Client e-mail: Thunderbird
    Suite da ufficio: LibreOffice
    CAD 2D: DraftSight, QCad
    CAD 3D: Blender, Google SketchUp
    Alternativa a Visio: Dia
    Alternativa a MS Project: OpenProj

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  2. Sì, ci sono molti ambiti in cui le cose sono mature, purtroppo non è una situazione semplice: esistono un sacco di trappole nascoste in cui si può cadere, soprattutto in ambito tecnico. Però hai ragione e in ogni caso gli svantaggi iniziano ad essere sempre meno dei vantaggi!

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