25 aprile 2015

Ma solo per pochi


70 anni: il ciclo della vita

Settant'anni.
Di cui fare memoria.
Di far festa non ho voglia.
Ricordiamoci, quindi, che una spietata dittatura fascista condusse il Paese al disastro facendo ammazzare quasi mezzo milione di italiani e un sacco di Etiopi, Yugoslavi, Greci, Russi, Francesi Americani ed Inglesi.
Che ci condusse all'invasione straniera ed alla Guerra Civile.
E che il Paese fu liberato da tale dittatura dalle truppe alleate con il contributo del rinato Esercito Italiano e dei Partigiani.
Settant'anni fa i Partigiani entravano a Milano, liberandola.
Ricordiamo.
E oggi?
Cosa resta di quei valori in questo Paese?
In  questa Europa cieca e divisa, stanca per il troppo masticare?
Ai nostri confini, la Guerra.
L'atroce mattanza siriana ignorata da anni dalle bandiere che sfileranno oggi, il copia incolla Libico...
Nel nostro cuore, invece, il Campionato di Calcio...
Posso ricordare ma non ho nulla da festeggiare.
Forse, 70 anni sono troppi ed è meglio iniziare a lavorare ad una nuova liberazione.


24 aprile 2015

La Sentinella di Claudio Vergnani

A me è venuta in mente l'Anabasi di Senofonte.
Non subito, a metà.
La prima parte del romanzo è scappata via in un vorticare di pagine cambiate inseguendo il protagonista nel suo percorso di selezione.
E' un romanzo rapidissimo che ti toglie il fiato, scritto in un italiano corretto, mai ambiguo e scorrevole.
E' un romanzo differente dai precedenti, originale nell'impostazione e nell'idea di fondo:
una distopia quasi-apocalittica (le cose si sono messe male ma non così male) in cui le conseguenze con cui fare i conti non sono quelle di una guerra, di una invasione aliena o di una catastrofe ambientale.
No. Sono le conseguenze di una pessimamente gestita  rivoluzione pacifint-spirituale.
Troppo buoni hanno pensato di esser diventati gli uomini,troppo distaccati dalle necessità materiali.
E se non c'è più nessuno disposto a lavorare perchè è meglio godersi i gigli dei campi le cose possono andare davvero storte...
Il libro inizia con una fuga che poi si trasforma in una caccia, dove fuggitivo e inseguitore, cacciatore e preda non sono ruoli meramente canonici.
La vera novità di questo romanzo è nella sua inattesa, inaspettata, piega spirituale.
Claudo Vergnani ci ricorda quanto sia pericoloso camminare con la testa all'insù senza guardare dove mettiamo i piedi.
Ma il suo protagonista non può fare a meno di guardare il cielo alle fine delle sue avventure.
Che, poi, questo cielo si trovi nell'umanità più feroce ed emarginata, poco importa.
Gli uomini che vogliono vivere in Pace credono.
Gli altri si lasciano ingannare dai desideri altrui.
Grazie, Claudio, mi hai donato due giorni di adrenalina vegliando con la tua Sentinella.
Alla prossima ...



PS: nota polemica (alla cortese attenzione degli editori): l'E-Book.
Nel 2015 l'e-book non può mancare.
Ho comprato il libro all'istante.
Ma avrei volentieri comprato Libro + E-Book per poter leggere all'istante, leggere comodo e ovunque.
E invece no: aspetta il pacco, aspetta di essere sul divano ecc ecc ecc.
Aspetta di tornare a Matera se hai voglia di rileggerti la trilogia vampirica...
No, no.
Non va.
Del resto, poi, a pensarci bene, in Italia stiamo, mica si può pretendere Case Editrici con efficienza diversa da quella italica media...

9 aprile 2015

come possiamo partecipare?


Tortura

Il fatto che l'Italia ha torturato gente a Bolzaneto e Diaz lo sapevamo già con tutte le conseguenze del caso.
Il fatto che Genova sia stata scientemente abbandonata al saccheggio dei Black Block dai torturatori pure.
Ora che la cosa ha la relativa ufficialità di una corte Europea che cambia?
Niente in meglio.
Solo in peggio.
Al posto di blocco per vedere se hai la Cintura di Sicurezza allacciata la densità di probabilità di trovare un torturatore non è aumentata nè diminuita, solo ufficialmente confermata.
E dopo i vari casi Aldrovandi che si succedono con angosciante frequenza come fai a non farti balzare il cuore in gola di fronte alla paletta anche se non hai bevuto, hai l'auto revisionata e andavi a 40 all'ora con cintura di sicurezza e cellulare nel borsello?
Come fai?
E i tuoi cari amici che sono in Polizia?
Di loro ti fidi?
Ma come fai solo a pensarci: anche del più fascio ti fidi, no? 
Il dramma è pensare che devono lavorare con torturatori e tu lo sai e loro pure e questo lo trovi insopportabile tu figurati loro.
Ci sono torturatori alla Manifestazione di Libera, nei piani alti dei ministeri e a raccogliere denunce per Stalking.
Ci sono torturatori accanto a te e tu lo sai.
Il primo compito fondamentale dello Stato è la Sicurezza: gli uomini si aggregano per difendersi prima dal Leopardo poi dagli altri uomini.
Scuola e Sanità e ponti e musei vengono dopo la Sicurezza.
E la tortura non è Sicurezza.
E' tortura.
Pago gente (troppa gente, dati alla mano) potenzialmente per torturarmi.
E non ci posso fare niente.
O quasi.

1 aprile 2015

Esiste il Cinghialelupo?

 lo scoutismo dietro le quinte

di Raffaele Natale


Ho passato una deliziosa e struggente mezz'oretta leggendo il libiricino di Raffaele Natale, pietra miliare, ma sempre in movimento, dello scoutismo materano.
Mi sembrava di sentirlo raccontare: non stavo semplicemente leggendo.
Ero lì attorno al fuoco con lui, come tante volte è capitato e, dato che, purtroppo, è sempre più difficile che capiti, mi sono gustato questi raccontini gonfi di gioiosa nostalgia.
Ma, forse, racconto non è il termine adatto.
SI tratta più di aneddoti, dato che si tratta di storie vere.
Ogni Capo con un po' di esperienza ne ha di simili nel proprio zaino.
Divertentissimo anche quando fornisce ai suoi lettori un glossario scout, Raffaele spazia tra tutte e tre le branche e lungo 40 anni di esperienza scout.
Io, che sto per festeggiarne tra qualche anno una trentina (ma non continuativi), rivivo le emozioni, la gioia ma anche la fatica e la responsabilità intrinseche di quei momenti.
E' un riso sano che non nasce mai dal dileggio del più debole ma dalla comicità di situazioni ordinarie che sono ricordate come tali anche da chi potesse riconoscersi nei protagonisti dei brevi racconti.
Ma, più che altro, è una dimostrazione di Vitalità personale e dell'intero Movimento Scout, fertile al punto anche da saper ridere di gusto di se stesso.
Grazie Raffaele, aspettiamo il seguito ...