24 luglio 2014

Tom Clancy

La Libreria Cifarelli è il luogo in cui ho imparato ad amare i libri.
Il Cavaliere mi accoglieva sempre con sorrisi e le commesse erano gentilissime.
Mi perdevo al secondo piano, strapieno di libri per ragazzi, illustrati, lucidi, profumati.
Entravo lì e restavo a lungo a girare tra gli scaffali più alti di me.
Ricordo chiaramente le vacanze di Natale del 1987.
Avevo tredici anni ed ero fresco dalla visione di Top Gun.
Stavo cercando un qualche libro di avventure a tema, ma fu una copertina rossa ad attirare la mia attenzione, una copertira rossa come il testo del titolo: "Uragano Rosso".
E, siccome era Natale, mi permisi anche il lusso di comprare un altro romanzo dello stesso autore che aveva in copertina un sottomarino: "La grande fuga dell'Ottobre Rosso".
Al mattino di Natale del 1987 iniziai a leggere Uragano Rosso. Andai avanti tutto il giorno e proseguii per gran parte della notte fino a completare il grosso romanzo (quasi mille pagine) in poco più di due giorni.
Le trame dei romanzi non ve le racconto, non sia mai che sia accusato di spoilerare faccende degli anni '80 del secolo scorso...
Ma mi piace ricordare un paio di personaggi di quel romanzo.
Il Meteorologo dell'USAF che si trova bloccato dietro le linee nemiche nell'Islanda occupata dai russi.
Il generale dell'Armata Rossa Alekseyev che si ritrova a salvare il mondo dalla follia dei suoi bolscevichi e corrotti superiori.
Da allora, Tom Clancy è stato un appuntamento fisso della fine dell'Estate, quando, in genere, uscivano i suoi romanzi.
Intendiamoci subito: Tom Clancy e' un Repubblicano di destra con cui non ho, ideologicamente, nulla da spartire.
Ma la politica estera e le realta' geopolitiche, nonche' quelle militari, si vedono meglio senza lenti colorate.
E lui era molto bravo in questo.
C'e' una realta' concretissima regolarmente ignorata dalle opinioni pubbliche dell'Europa Occidentale, quella fatta di rapporti di forza e propensione all'uso della violenza per motivi ideologici.
Tom Clancy fu colto di sorpresa dalla caduta del muro di Berlino ma ha, poi, azzeccato numerose infauste previsioni, dalle modalita' dell'attentato dell'11 Settembre alla Crisi Ucraina alle tensioni nel Mar della Cina passando per una anticipazione concretissima di cosa succede quando un M1 Abrams incontra 4 T-72.
Questo Omero minore della retorica militarista americana ne ha azzeccate piu' di quante ne abbia sbagliate.
Anche se non riesco piu' a leggere i suoi scritti con il piacere di 25 anni fa mi mancheranno, dopotutto era uno scrittore integro, non ce ne sono molti.
E, poi, oltre la retorica,  Tom Clancy scriveva sempre a chiare lettere le conseguenze della spettacolare e cinematografica applicazione dell'High tech war: 
 "il cielo sul campo di battaglia non appartiene a nessuno, fuorché ai morti"

22 luglio 2014

Soldaten: combattere, uccidere, morire

La Wehrmacht della Germania Nazista, per quasi un lustro, è stata la forza di combattimento più efficiente del mondo ed una delle più letali della storia.
Le legioni romane hanno tenuto il mediterraneo per secoli, Alessandro Magno è arrivato all'Indo e Gengis Khan ha cavalcato per tutta l'Asia.
Ma, anche alla fine del 1944, ci volevano 5 carri armati americani per sconfiggere un carro Tigre tedesco, con la prospettiva di perderne tre. 
Secondo il manuale dei carristi americani.
Diciassette Milioni di soldati tedeschi hanno conquistato quasi tutta l'Europa e travolto in battaglia tutti gli eserciti che hanno affrontato, fino a farsi sopraffare dal numero e dalla follia del loro Padrone.
Moltissimi soldati tedeschi finirono prigionieri degli inglesi che avevano l'abitudine di mettere microspie nelle camerate dei campi di prigionia.
Sessant'anni dopo le trascrizioni di quelle intercettazioni finirono su un libro di due storici tedeschi.
Il quadro generale è quello di un meccanismo infernale in cui uccidere è il lavoro.
Avete presente un tecnico preparato, capace, industrioso, che guarda con orgoglio il gigantesco macchinario che ha montato alla perfezione e pure in anticipo?
Ecco, i 'soldaten' parlano con orgoglio dei carri armati distrutti, degli aerei abbattuti, dei soldati nemici ammazzati.
Parlano con orgoglio di un lavoro 'ben fatto' e si rammaricano di esser stati fatti prigionieri prima di aver potuto ammazzare un altro po'.
La violenza autotelica come lavoro.
In una guerra completamente tecnologica, l'orgoglio del membro di equipaggio per il suo sottomarino,  il suo carro tigre od il suo caccia a reazione Me-262 si mescola in un unico sentimento: quello di perfetta contiguità tra l'orgoglio professionale tecnico e quello di assassino.
I tedeschi, quindi, non vincevano anche in inferiorità numerica perchè erano più coraggiosi: loro stessi erano sbalorditi dal coraggio dei russi (e pure da quello di certe unità italiane) o dalla determinazione degli inglesi.
I tedeschi vincevano perchè per loro la guerra era un lavoro.
Un lavoro come un altro, compiuto con teutonica precisione ed abnegazione.
Come catalizzatore: la violenza.
Come risultato: morte e distruzione, 
Non serve odiare gli ebrei per sterminarli, lo sterminio è un dato di fatto.
'Soldaten' non aderisce al falso mito di SS cattive e Wehrmacht buona (anche se è storicamente accertato che qualche episodio cinematografico in tal senso è accaduto davvero).
'Soldaten' è una cronaca.
La cronaca di come una nazione prospera civile ed ordinata riesca ad infondere in metà della propria popolazione maschile la volontà di trasformare la capacità di costruire una macchina affidabile e prestante, un servizio postale efficiente ed un treno che arriva in orario in una manovra tattica devastante.
Ne suggerisco vivamente la lettura: spiega perchè così tanti italiani son disoccupati ...




7 luglio 2014

un volgare riduzionista

Ed eccomi qua, un mese dopo il trasloco.
Casa nuova, quasi vita nuova.
In che senso?
Nel senso che sto cercando di ridurre il mio consumo di carne.
Ma, no: non intendo diventare vegetariano.
Molto semplicemente credo di aver ridotto del... boh.
Di quanto ho ridotto il consumo di carne?
Vediamo.
Per motivi logistici che ora non vi sto a logorroicamente spiegare prima di traslocare pranzavo tutti i giorni in ufficio con un panino imbottito di insaccati.
Poi, aggiungete un paio di bistecche settimanali, un kebab in centro il sabato, il sugo con la braciola la domenica...
Insomma, oggi è passato un mese in cui, invece:

  • il panino imbottito è diventato sporadico, tipo uno ogni 10 gg, al suo posto pranzo con verdura o pasta;
  • la bistecca è diventata rigorosamente monosettimanale;
  • la carne nel sugo è praticamente scomparsa;
  • Sono scomparsi anche gli stuzzichini serali e sostituiti con gallette di mais ed altre cosucce sapide ma non basate su insaccati.

Quindi, ad occhio, direi che ho ridotto il consumo di carne di più del 50% ma non mi spingerei a stimare oltre l'80%.
Poi, siccome non mi piacciono particolarmente le uova e non mi è pratico procurarmi il latte fresco credo di essere diventato, in almeno 3 - 4 giorni a settimana, praticamente vegano a mia insaputa.
Come mi sento? Non poi così meglio, ma innegabilmente più leggero.

Perchè ho preso questa decisione?
Per motivi di salute: nel corso degli ultimi mesi avevo esagerato parecchio coi grassi. 
E messo su pancia.
Ah, le verdure costano un occhio e sono anche più complicate logisticamente, quindi in realtà ho notato che la spesa settimanale (il primo che mi fa osservazioni su quanto sono economici i mercatini rispetto ai centri commerciali o su quanto convenga comprare verdura fresca tutti i giorni lo rispedisco via spaziotempo al suo posto, ossia quello di uno statale degli anni '80) è lievitata di una decina di €.
Ora ho un po' meno pancia, ma non è solo merito del cibo...
Quindi?
Quindi voglio affinarmi nella cucina vegetariana (dopotutto in grigliate ho già il cucchiaio d'oro) ma continuerò a divorare Podolica, salsiccia lucana, agnello arrosto e sushi in ben scadenziate occasioni.


Ah, nel caso vi chiediate perchè non scrivo più di grillini, guerre incombenti, Software Libero, Scoutismo e palazzinaggio selvaggio a Matera con associata bolscevica violazione istituzionalizzata della legge di domanda e offerta, beh, sappiate che è molto più divertente andare in bicicletta ...
Ma questa è un'altra storia e la si dovrà raccontare un'altra volta.

Ma non vi preoccupate, il vostro logorroico preferito tornerà.