7 settembre 2013

La Veglia di Preghiera per la Pace in Siria del 7 Settembre 2013

Sono passati due anni da quando è iniziata la guerra civile siriana, prima come rivolta contro la dittatura di Assad nell'ambito della Primavera Araba, poi come ulteriore campo di battaglia jahdista.
Di fatto, oggi, ad una dittatura spietata si contrappone non tanto una opposizione liberale e laica, ma direttamente Al-qaeda (per semplificare un minimo).
In questi due anni, fino alle recenti dichiarazioni USA di volontà di intervento nulla si è mosso nel fronte dei classici 'pacifisti' nostrani.
Atrocità, Sarin, centoventimila morti, due milioni di profughi, nel silenzio generale di chi, normalmente, usa un bel tono alto per denunciare ogni violenza a Stelle e Strisce (e/o targata Stella di Davide).
Toni tutti ritrovati dopo le dichiarazioni di Obama.
La Siria è una polveriera che l'intervento USA potrebbe far deflagrare e che, anche in caso di successo, potrebbe lasciare al Medio Oriente in eredità una Siria Quaedista.
Ma non è questo il luogo per ricapitolare la situazione siriana.
Io ritengo che un intervento USA sia estremamente pericoloso e che si sia arrivati alla situazione attuale anche per grave colpa delle opinioni pubbliche 'pacifiste' dell'Occidente.
Nel mio piccolo conserverò memoria, ad esempio, delle dichiarazioni di condanna delle violenze israeliane e del contemporaneo biennale silenzio sui massacri siriani.
Per costoro il definirsi 'pacifisti' suonerà per sempre, alle mie orecchie, come un beffardo ossimoro.
Non ho ricette, non ho soluzioni.
Papa Francesco si è attivamente prodigato, in questi pochi mesi, per la Siria.
Ma, francamente, non credo che il digiuno di oggi possa smuovere i cuori  della fazione di Assad o di quella di Al-Quaeda:
gli uomini che praticano la violenza in nome della Religione sono eretici del credo che vorrebbero professare e che, invece, insozzano.
Credo, invece, nell'importanza di un gesto personale di riflessione.
Non digiuno per spingere qualcun altro al 'pentimento'.
Digiuno perchè sento il bisogno di ascoltare quello che il Signore ci urla da sempre.
E prego per chiedergli di aiutarmi ad ascoltarlo.
Tutto qua.



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