9 maggio 2012

il Primo Errore nel documento Agesci dal convegno sull'omosessualità

Quanti ragazzi omosessuali abbiamo nei reparti e nei clan?


Anche se fossero solo dieci, dico, vi sembra il caso che una reazione così banalmente prevedibile da parte dei media sia stata gettata da nostri capi direttamente sulle sofferenti spalle dei giovani che ci sono stati affidati?
Tu, Giovanni, Luca, Maria, Antonio, che vivete l'angoscia dell'accettazione di una condizione difficile, che vivete il Clan come fondamento di una scelta di Vita scoprite un venerdì sera che dovreste andare dallo psicologo e che il vostro capo dovrebbe parlare direttamente ai vostri genitori del vostro 'problema'.
E tu, Marco, che omosessuale non sei ma che difendi con le unghie e con i denti i tuoi valori scout, che bel risveglio domattina a scuola...
Grazie, Agesci, bel Servizio!
Cosucce come quel documento fanno male.
A tanti nostri fratellini che ci saremmo impegnati a proteggere:
Non c’entra niente il relativismo, cerchiamo di essere concreti, è stato fatto un errore di comunicazione grave.
Con conseguenze pratiche.
Per persone fisiche.
Mi piacerebbe vedere qualche assunzione di responsabilità.
Un documento del genere provoca reazioni che saranno puntualmente strumentalizzate con un tasso di prevedibilità, questo sì, del 100%.
Non diamo la colpa ai giornalisti.
Hanno cambiato modo di agire solo per i boyscout giusto la settimana scorsa?
Sabato scorso ho ricevuto due telefonate di sconcertata richiesta di spiegazioni...ed innumerevoli testimonianze di sconcerto e dissenso da giovani capi ed ex-RS.
Questa è una cosa che mi ha dato davvero fastidio.
Azione (scrittura e pubblicazione documento) e reazione.
Altro che pensiero ed azione.
Dopotutto, esiste un documento sui capi in situazione eticamente problematica. 
E’ più che sufficiente come certificato di ipocrisia generalizzato, ne serviva un altro?
Qualcuno mi ha fatto notare che se la Chiesa ti sta stretta nessuno ti obbliga a definirti cattolico e che se l’Agesci ti sta stretta c’è sempre il CNGEI.
Rispondo che la Chiesa assolve ed accetta, oggi, chi ha mandato al rogo (e/o all’inferno) ieri e che le sue posizioni su temi ‘terreni’ non sono immutabili. Possono essere cambiate, come ben sa chi è studioso della storia dei primi secoli del Cristianesimo, anche le convinzioni più profonde.
Per 6mila anni di storia conosciuta il problema del sesso prematrimoniale era più teorico che pratico: le ragazze si si sposava a 13 anni e pace. 
Negli ultimi 100 anni abbiamo vissuto diversamente che nei precedenti 6mila,  è ovvio che serve un po' di tempo per cambiare le cose, dopotutto è solo da qualche anno che la Terra gira attorno al Sole, secondo la CEI. ...
Nei fatti specifici, poi, le posizioni ufficiali della Chiesa non sono poi così ufficiali ed il dibattito è ampio e diffuso.
“E’ così e basta” è una frase che mal si addice ai matematici, figuriamoci a chi si assume il compito di Pastore di un gregge così malandato come quello Cattolico del XXI secolo.
Se a qualcuno non sta bene un’AGESCI fatta da una bella fetta di capi e ragazzi che la pensano diversamente dal documento in questione e che con questo documento non concordano, cosa dovrei rispondergli, che c’è sempre l’FSE?
Non mi pare un atteggiamento scout.
La FIS, tra l’altro, è accettata a livello internazionale anche perchè c’è dentro il laico CNGEI, ricordiamocele certe cose ogni tanto.
Personalmente, credo che potrei fare il 99% del mio Servizio nel CNGEI come nell’Agesci come in ogni altra associazione internazionalmente riconosciuta.
Le persone sono il fulcro del concetto di Relazione, la base del Cristianesimo Cattolico.
Un Capo omosessuale od eterosessuale, se non sposato, cosa che per un omosessuale è impossibile, deve vivere in castità.
Per enunciare questa “Verità” era davvero necessario arrivare a fare tutto questo chiasso?
Ah, giusto come piccolo esempio delle fragili fondamenta del documento: la frase di pagina 10 del documento, contenente il luogo comune sugli “omosessuali sensibili”... Beh, pensateci un po’ su.
Uno stereotipo.
Che ci sta a fare in un documento Agesci ?
Mi fermo qui, ma proprio da qui vorrei ripartire.

Da quella piccola frase.

Dice tutto.

3 commenti:

  1. Se in un atto di convegno Agesci sulla mafia avessi trovato una frase tipo " i terroni non fanno abbastanza, però sono allegri ed è un piacere averli come amici " vi assicuro che non la prenderei troppo bene. Invito a riflettere di più sulle conseguenze delle parole sull'animo delle persone.

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  2. purtroppo mi sono perso sia il documento, sia tante notizie, importanti e meno, da quando non ho neanche un attimo per un tg. Però è chiarissimo che la chiesa cattolica, con l'elezione di Ratzinger ha scelto di fare degli enormi passi indietro. Anzichè rimediare alle gravi mancanze di Giovanni Paolo II sui temi riguardanti i rapporti sessuali prematrimoniali, l'omosessualità, il sacerdozio femminile, il celibato dei preti, gli anticoncezionali, eleggendo un papa che guidasse la chiesa verso l'apertura e verso la benedizione divina dell'unione omosessuale (traducasi matrimonio gay in chiesa, benedetto dal sacerdote), il clero cattolico ha scelto di prendere le distanze. Mentre sempre più persone non omosessuali mostrano apertura verso chiunque sia diverso per qualunque ragione, così come Gesù predicava, i preti, per dimostrarsi accomodanti, indicano di "curare questi poveri malati" come se l'omosessualità fosse una malattia, qualcosa da combattere.
    La conseguenza è logica e inevitabile: la gente smette di credere in Dio. E questo perché Dio viene presentato non come un padre amorevole, ma come un dittatore spietato che impone regole cattive e prive di senso e punisce in maniera orribile chi le trasgredisce.
    E questo mi dispiace molto. Io non posso essere sicuro che Dio esista, ma mi fa bene crederci, sperare che quando ne ho bisogno qualcuno lassù mi ascolti, pensare che le persone che amavo e che non ci sono più possano esistere ancora, sperare che per ogni torto subito Dio porrà rimedio, se non in questa vita in un'altra. E poi se mi sbaglio, chissenefrega.
    Ma credere in Dio non può essere un peso, non ho mai visto nessuna logica nelle chiacchiere vuote dei preti che cercano di giustificare posizioni come quelle della morale sessuale. E' già abbastanza impegnativo pensare di dover perdonare ai propri nemici, di non arricchirsi a scapito del prossimo, di rispettare ogni essere vivente. Personalmente ho smesso di riconoscere la chiesa cattolica come chiesa di Gesù Cristo, non ci vedo niente in comune tra gli insegnamenti di Gesù e quelli dei preti. Credo che nell'aldilà San Pietro (o magari San Francesco o Sant'Antonio da Padova) non verrà a chiederti che cosa hai combinato prima del matrimonio, non ti rimprovererà se hai amato una persona del tuo stesso sesso, anzi se l'hai amata davvero te ne renderà merito. Piuttosto credo che ti tirerà le orecchie se hai inquinato non avendone bisogno e se non hai fatto la raccolta differenziata. Ma, sai, io dico sempre cose così fuori dal comune che alla fine mi prendono tutti per matto. E perche no?

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  3. Carissimo, la mia incazzatura si basa su due aspetti principali. L'irresponsabilità manifesta nel trattare con gli organi di informazione, cosa che ha provocato senz'altro molto dolore in ragazzi e capi, omosessuali e non, che si sono trovati a colazione titoli di giornali non proprio incoraggianti.
    E, poi, i luoghi comuni nella relazione del Sacerdote.
    Prima di prendere la penna, mi sono letto le carte.
    In giro, su tuttoscout, per esempio, o direttamente sul sito agesci, ci viene ricordato che quelle carte sono atti di convegno, non documenti ufficiali.
    Beh, a me non sembra normale che in un convegno agesci si possano fare affermazioni come quelle di pagina 10 ed 11 sugli omosessuali "sensibili" o sulla necessità che un capo contatti i genitori di un ragazzo magari maggiorenne o affermazioni sull'omosessualità come malattia. In un convegno della lega si possono fare commenti razzisti. Ad un convegno agesci commenti razzisti (verbalizzati negli atti) non sono ammissibili. Ora, io non pretendo che la Chiesa celebri matrimoni omosessuali. Ma mi incazzo come una bestia quando interferisce dove non avrebbe titolo di farlo.
    E mi incazzo come una bestia quando penso alle conseguenze pratiche su persone reali, soprattutto sui ragazzi. Secondo te non ci sono, in Italia, mille ragazzi omosessuali nelle nostre fila? Ecco, la pubblicazione in quel modo di quegli atti ha fatto bene o male a quei ragazzi che ci sono affidati? Che vantaggio ne abbiamo avuto tutti?

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