30 luglio 2010

L'Offerta della Vedova

Grazie allo strumento di pubblicazione programmata di Blogger, quando questo post sarà pubblicato io sarò già con zaino in spalla a Sud di Mezzana, frazione di San Severino Lucano. Nel nulla, secondo il buon Dottore. Effettivamente, dalle cime di lassù si è abbastanza distanti da paesi e città, per quanto lo si può essere nell'affollata ed urbanizzata Italia.
E' di nuovo Route.
Un ultimo piccolo sforzo, anch'esso debordante rispetto alle possibilità, ma facciamo finta, per un giorn,o di essere altro da se.
I ragazzi si sono organizzati, la stampante sta macinando quel poco di carta indispensabile alle attività, lo zaino è pronto.
Sono 20 anni ( 22 per la precisione ) che sto imparando a farlo, ogni volta che lo chiudo mi sembra di esser migliorato, ogni volta che lo porto in spalla sento che non è così.
Sono 20 anni che la sera prima della partenza per un campo sono inquieto fino alla notte. Poi, con lo zaino pronto ai piedi del letto, mi tranquillizzo perchè siamo pronti.
Perchè ho preparato al mio meglio questa breve Route e spero che Serva al Clan come se fosse canonica nella durata.
Purtroppo non vi sono altre possibilità e già questo impegno è preso a credito da altro.
Ma che importa ora?
Sento già il dolore al ginocchio destro pronto a farmi compagnia per la prossima settinama ed, ancor prima, l'aria impalpabile nei polmoni alla terza ora di Strada, il profumo della spiritiera e l'acqua gelida dei Piani di Pollino.
Ma i nostri cuori sulle cime non posso descriverli, è mio privilegio viverli...

24 luglio 2010

La Spada dell'Onore

C'è forse un posto su questa terra che è libero dal male?
E' troppo semplice dire che furono i nazisti soltanto a provocare questa guerra. Anche questi comunisti la volevano. Era il solo modo, per loro, di arrivare al potere....
Perfino gli uomini buoni pensavano  che il loro onore privato poteva essere rivendicato per mezzo della guerra.... Avrebbero potuto sopportare tutte le durezze in cambio e come punizione di essere stati pigri ed egoisti. Il pericolo giustificava i privilegi.... Ce n'era, in Inghilterra, di gente simile?
"Che Dio mi perdoni, rispose Guy, io ero uno di loro."


Evelyn Waugh, Resa Incondizionata, pagina 294

23 luglio 2010

Partecipazione è Democrazia

Francamente,
non ci siamo arruolati per questo.
Mi aspettavo di aver già riempito queste pagine di cronache di iniziative, proposte per la Città, critiche costruttive ed anche di incazzature e strali velenosi, perchè no!
Di analisi su ciò che è ( o non è ) accaduto è pieno il web e la stampa locale, raepetita juvant sed scocciant, diceva il prof G. nei miei anni verdi. Quindi, andiamo oltre.
Ed è un oltre concreto.
Un gruppo di militanti ha deciso di militare, riprendersi il vessillo vacillante di un Partito che sarà evanescente nei risultati di questi giorni, ma che di responsabilità ne ha e di concretissime!!!
Ecco perchè abbiamo, tutti assieme, preparato e diffuso il documento che potete leggere qui sotto, ed abbiamo anche aperto uno spazio di discussione pubblica che trovate qui, libero per il contributo di chi nelle differenze vede occasione di flessibilità e non si arrocca nei feudalismi autoreferenziali dell'eterna divisione a sinistra.




Cari concittadini, care concittadine
desideriamo invitarvi ad aderire e partecipare alla discussione e approfondimento sulla realtà politica, sociale ed economica che investe la Regione Basilicata e le amministrazioni provinciale e
comunale materane. La nostra iniziativa nasce dalla voglia di etica, trasparenza,  innovazione e partecipazione alla vita politica che trabocca dalla società civile e prende spunto dallo Statuto
del Partito ma soprattutto dal Codice Etico, essenza fondamentale dell’operato del Partito stesso:

Le donne e gli uomini che aderiscono al Partito Democratico riconoscono nella Costituzione italiana la fonte primaria delle regole della comunità politica.
Considerano i suoi principi, insieme a quelli sanciti nelle Carte sui diritti umani e sulle libertà fondamentali, il riferimento di un impegno politico al pieno servizio del bene comune, della giustizia sociale, di un modello inclusivo di convivenza.
(…)
Oltre al rispetto doveroso delle leggi, l’adesione al Partito Democratico impegna a comportamenti ispirati ai principi etici contenuti in questo Codice.
(…)
Le donne e gli uomini del Partito Democratico considerano il pluralismo una ricchezza e scelgono il confronto democratico come metodo per ricercare sintesi condivise
(…)
Le donne e gli uomini del Partito Democratico vivono l’impegno politico con responsabilità e, per questo, sentono il dovere di confrontarsi e di dare conto del proprio operato. Promuovono le capacità e le competenze, nella convinzione che (…) queste diano qualità all’azione politica.
Favoriscono la trasparenza dei processi decisionali e la partecipazione democratica nelle forme più inclusive. (…) Le donne e gli uomini del Partito Democratico ispirano il proprio stile politico all’onestà e alla sobrietà. Mantengono con i cittadini un rapporto corretto, senza limitarsi alle scadenze elettorali. Non abusano della loro autorità o carica istituzionale per trarne privilegi; rifiutano una gestione oligarchica o clientelare del potere,  logiche di scambio o pressioni indebite. (…) Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a (...):
rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi esecutivi nel Partito (…) qualora possa configurarsi un conflitto di interessi tale da condizionare i propri comportamenti.
(…)
Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a (...):
adottare e rispettare percorsi decisionali partecipati, trasparnti, motivati, rispettosi del pluralismo di posizioni politiche e culturali esistenti; favorire l’informazione e il coinvolgimento degli aderenti e dei sostenitori nella vita del Partito, evitando che le scelte organizzative producano forme di cristallizzazione interne ed esclusioni, discriminazioni o condizionamenti, e garantendo che gli orientamenti politico-culturali contribuiscano a una libera dialettica interna al Partito;
Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, a ogni tipo di elezione - anche di carattere interno al partito - coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, sia stato:
a) emesso decreto che dispone il giudizio;
b) emessa misura cautelare personale non annullata in sede di impugnazione;
c) emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva, ovvero a seguito di patteggiamento. (…)
È istituito il Comitato per l’attuazione del Codice etico.
(…) Il Comitato è competente, in particolare, nel:
a) favorire la conoscenza e il rispetto del Codice etico, anche fornendo pareri o chiarimenti sulle sue disposizioni ovvero intervenendo su tutte le questioni interpretative che possano sorgere;
b) esprimere pareri, dal contenuto vincolante, su segnalazioni di inosservanza del Codice etico indirizzate agli organismi di garanzia previsti dallo Statuto.


Dopo l’esito del voto amministrativo il sostegno unitario, da parte della Base del Partito Democratico, al Sindaco Adduce e al gruppo consiliare  è la normalità per un Partito che voglia definirsi tale.
Non ci sono ragioni perché le varie correnti, createsi dopo le primarie che hanno visto Bersani eletto segretario nazionale, continuino ad agire divise, tanto più in un momento economico difficile
per il Paese e più ancora per il nostro territorio.

Vogliamo contribuire affinché incontri fecondi, globali e unificatori coinvolgano associazioni, movimenti e personalità interessate a dare un impulso costruttivo al PD locale, in questo momento in pieno stato confusionale.
L’obiettivo strategico è costruire un PD Materano eticamente vitale, in cui le regole siano forza e non ostacoli e, per arrivarci, abbiamo molto lavoro da fare. L’impegno nel governo comunale, provinciale e regionale è di importanza fondamentale perché lo sviluppo del territorio è la condizione di
successo di ogni ulteriore iniziativa politica.
Nulla di quanto abbiamo raggiunto era scontato, ma soprattutto nulla di quanto abbiamo conseguito è assicurato per il futuro se non avremo la forza di proseguire sulla via delle riforme e dell’innovazione.

Gli Amministratori potranno utilizzare a vantaggio della città le nostre proposte, non intendendole come sterile critica o intromissione ma come apporto e affiancamento costruttivo alla risoluzione dei problemi della comunità intera. La ricerca di un percorso in cui le scelte e le decisioni dei partiti si incontrino e convergano con una platea di soggetti più ampia è esattamente ciò che a cui i gruppi dirigenti di partito devono mirare.
Siamo persuasi che occorra innescare, e re-innescare, un processo che investa sul desiderio di
discussione e sulla voglia di partecipazione della nostra gente
.

Senza entusiasmo e senza passione non aiuteremo a crescere il partito “nuovo” di cui abbiamo bisogno. Civogliono fiducia e ottimismo. Doti che non ci mancano.

13 luglio 2010

HP Probook 6540b

L'HP Probook 6540b è il mio nuovo compagno di lavoro e mi è arrivato la settimana scorsa.
Processore core i5, 4 Gb di RAM, 500 Gb di HD ( a 7200 rpm ) scheda Grafica AMD 4550, monitor 15.6" con risoluzione 1600x900, tastiera completa e lettore di  impronte digitali.
4 porte usb, slot express card, Lan Gigabit, Wireless, Bluetooth, modem - fax ed addirittura una porta COM ne fanno una macchina davvero completa per connettività ed espandibilità.
Il Processore è un dual core hypertreading, il che significa che è un quad core logico e la macchina è davvero scattante. Del resto, l'ho scelta per le funzioni di amministrazione di sistema e progettazione moderata: nessuna velleità videoludica o multimediale: non ha neppure gli altoparlanti stereo! Equipaggiata con Windows 7 professional ed office oem ed inserita nel dominio aziendale, funziona per gran parte con software libero ( 7zip, openoffice, truecrypt, openvpn, etc ) ma non ho potuto fare a meno di acquistare dolorosamente office: sembnra incredibile: internamente all'azienda usiamo openoffice, io poi non ne parliamo, ma certi softwares sono incompatibili con opernoffice: proprio non partono se non rilevano winword.exe! Pazienza...
Per ora sono soddisfattissimo. Leggero e versatile ( l'autenticazione biometrica è davvero comoda per chi usa password complesse ) ha quasi rivoluzionato il mio modo di lavorare: ho tutti i dati e la posta su una sola macchina e come d'incanto ho smesso di pensare a dove sia il particolare file o il tal messaggio di posta elettronica. Entra alla perfezione nello zaino e credo che non mi romperò più la schiena come un tempo.
Ed il vecchio DV9044? Beh, equipaggiato con 2 HD da 320 GB di cui uno da ben 7200 rpm, fa la sua bella figura dopo essere stato formattato con Ubuntu 10.04: agile e scattante, libero e sicuro, cerca una nuova casa...

9 luglio 2010

La legge bavaglio e la paletta dei Carabinieri.

Andando al lavoro vengo spesso fermato dai Carabinieri.
Me ne vado tranquillo per la mia strada a 90 all'ora ( mica per altro: per risparmiare ), luci accese, cintura allacciata ma vengo fermato spesso. Nella maggior parte dei casi in un paio di minuti, con cortesia e rapidità la pratica del controllo dei documenti è presto sbrigata. A volte, invece, soprattutto quando hai appena fatto 10 ore di lavoro e ti scappa la pipì, si tratta di aspettare 10 minuti i controlli del caso e, un paio di volte, anche di rispondere a domande tipo " dovevai dovelavori ".
Ora, ci vuole poco a capire, leggendo il mio blog e vedendo le fotografie sul mio profilo facebook che NON ho in antipatia uniformi e divise. Che non considero i mafiosi eroi, e che della legalità ho fatto da tempo bandiera.
Oggi la stampa nazionale protesta contro la legge bavaglio, un'ennesima porcata neofascista che favorirà solo potere e criminalità. Tuttavia...
Tuttavia provo un certo disagio nella schizofrenia in cui la sinistra e la società civile italiana si dibatte rigurado la questione in particolare e la gestione della 'sicurezza' in generale.
Forse, banalmente, ho un concetto un po' troppo anglosassone di privacy, stato e legalità, ma tant'è, sono fatto così.
I carabinieri che mi fermano senza giustificato motivo ( ma è un ragionamento valido per tutto il mezzo milione di italiani in divisa ) sono tutti uguali e hanno tutti la stessa divisa. Eppure ci piacciono quelli che arrestano i mafiosi, non quelli del G8 di Genova o quelli degli abusi di potere degli ultimi mesi ( di cui non sapremmo nulla se fosse in vigore la legge bavaglio ) . Ci piacciono quelli che soccorrono i terremotati ma non quelli che li manganellano. Ci piacciono quelli che arrestano gli stupratori e gli scippatori ma non quelli che operano i respongimenti dei migranti.
Però dobbiamo deciderci!
Un tempo non era così: ve l'immaginate, nell'Italia del 2010 il capitano dei carabinieri de "Il giorno della Civetta "? Roba da fantascienza al giorno d'oggi. Forse, cara Sinistra, poliziotti e soldati li abbiamo un po' troppo bistrattati e le conseguenze di aver regalato ai postfascisti un pezzo così importante di ogni società civile in nome di un fintopacifismo prosovietico ( l' annuale Marcia della Pace ha avuto tra i suoi primi sponsor economici il Comitato per la Sicurezza dello Stato, per gli amici:  il KGB ) ce le dobbiamo sciroppare nella quotidianità di tutti i giorni. Se penso che nel 1945 la divisione "Folgore" era composta da antifascisti e partigiani mi viene da piangere guardando i gagliardetti del duce sparsi qua e la in uffici occupati un tempo da soldati che avevano combattuto il fascismo dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 al fianco di Alleati e Partigiani! Di chi è la colpa se importanti pezzi dello Stato non sono più neutrali rispetto alla loro funzione?
Ma sto divagando.
Il punto è che mi secca essere fermato dai Carabinieri mentre palesemente non sto facendo nulla di male. E sapete perchè? A parte gli evidenti motivi ( dopo la Diaz e Bolzaneto ancora vi fidate? ), perchè mi secca che due persone pagate con le mie tasse stiano impiegando così improduttivamente il loro tempo mentre a due passi dalla posizione nota del blocco stradale il crimine dilaga. Una descrizione di gran lunga migliore della mia ma perfettamente adeguata al contesto della nostra quotidianità la fa Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi, quando descrive lo stato della Giustizia nell'Italia del 1600. Siamo ancora lì. Anzi, peggio, perchè nel frattempo il mondo è andato avanti!
Allo stesso modo mi secca questa faccenda così sbandierata alla leggera del " non ho niente da nascondere intercettatemi pure ". A  casa droga non ne ho ma mi dispiacerebbe tantissimo se si presentasse la polizia a controllare quando le va e come le pare. A voi no?
Stiamo molto attenti a giustificare abusi solo perchè danno fastidio al Silvio di turno. Ci sono voluti millenni per stabilire che la LIBERTA' è una faccenda seria e che lo Stato non ha diritti assoluti sui cittadini, perchè rinunciarci solo per fare antiberlusconismo di bassa efficacia?
Senza considerare che i guai italici sono ben più gravi della legge bavaglio: delle prodezze del nostro Primo Ministro ( sessuali, morali, affaristiche ecc. ) siamo stati tutti e 60 milioni pienamente informati! Ammazza, visto cosa è cambiato? Nulla. Ha pure vinto le elezioni regionali nonostante i 3 scandali al giorno, Noemi, Bertolaso , catastrofe socioeconomica e divorzi vari.
Non è un motivo valido per abdicare ed accettare la legge bavaglio, ma neppure per autoingannarsi: dopo 150 anni il nostro Stato è ancora fragilissimo perchè fragilissima è l'etica di gran parte dei suoi cittadini, e non solo degli elettori del Silvio ed accoliti.
Pertanto, date le circostanze, gradirei NON essere nè fermato nè intercettato, salvo comprovati validi motivi.
E, ovviamente, gradirei che ci si attrezzasse per fermare i delinquenti ed intercettare i camorristi. Il che non implica violare i diritti dei cittadini.
Detto questo, NO alla legge bavaglio.