16 gennaio 2009

Viva Hamas, Viva Hamas gli Ebrei nelle camere a Gas!

Ovvero visto che il conflitto Hamas - Israele ha ucciso 1000 persone a Gaza nel 2009 annulliamo le implicazioni di Auschwitz e relative commemorazioni.

Non mi meraviglio affatto che la fragile ipocrisia dei "Critico-il-governo-israeliano-ma-per-carità-non-ho-nulla-contro-gli-ebrei" si stia dissolvendo pian piano in concreti atti di antisemitismo. In Olanda si invocano le camere a Gas, in altri paesi si incendiano negozi e sinagoghe, tutto secondo manuale " mein Kampf ". Fossero semplicemente neonazisti, ci sarebbe poco da scandalizzarsi. Fossero solo antisemiti, direi "sai che novità".
Ma, la cosa che mi fa rabbia, è che si spacciano per pacifisti, mentre invece di pacifista questo genre di azione non ha nulla. Quanto può giovare alla causa palestinese certificare ad ogni Israeliano che per il resto del Mondo la sua carne non vale nulla, vale meno della carne di cavia da laboratorio per cui almeno le leghe antivivisezione manifestano in tutto il mondo? Mentre quando Hamas o Hezbollah sparano deliberatamente ai civili israeliani non si muove foglia?
Si può criticare Israele senza essere antisemiti se l'obiettivo della critica è il conseguimento di una pace giusta, ci si deve indignare ed inorridire di fronte ai massacri di Gaza e disgustarsi del sangue innocente che cola dalle Tv se ci si ricorda che di una grossa fetta di quell'orrore è responsabile direttamente Hamas, si può appoggiare la causa Palestinese senza desiderare nei fatti una seconda Shoà. Si può, ma raramente lo si fa.
Personalmente, mi ritrovo costretto a guardarmi meglio attorno per il futuro: non ho alcuna intenzione di partecipare ad eventi assieme ad organizzazioni antisemite, anche se il loro antisemitismo lo dimostrano per un giorno l'anno e gli altri 364 si dedicano a meravigliose opere di bene.

6 commenti:

  1. Non concordo per nulla.
    Non credo affatto che criticare Israele sia esssere antisemiti.
    Secondo la tua teoria l'unico modo per non essere antisemiti è non criticare Israele. Per fortuna ci sono degli ebrei israeliani che lo fanno, che siano antisemiti anche loro?

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  2. Ciao, mi dispiace, ma credevo di aver scritto esattamente il contrario:
    "Si può criticare Israele senza essere antisemiti se l'obiettivo della critica è il conseguimento di una pace giusta"
    Ora cito te:
    "Per fortuna ci sono degli ebrei israeliani che lo fanno".
    La guerra di Gaza non ha il mio Plauso.
    Il Silenzio dei manifestanti ( o della Chiesa ) sui lanci di razzi di Hamas, sulle minacce di genocidio di Hezbollah, Iran, Hamase compagnia bella, il tifo da stadio eccetera eccetera eccetera hanno il mio disprezzo.
    I pacifisti sono davvero rari, altrimenti Nostro Signore non li avrebbe citati nel Discorso della Montagna.
    Grazie, a presto e torna a trovarmi.
    Angelo

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  3. Scusa, forse non ho capito bene.
    Allora secondo te filo-palestine è antisemita?
    Anche in questo caso mi pare ci sia una differenza.

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  4. Secondo me può avere un senso essere juventino: anche se del calcio non me ne frega niente, posso capirlo.
    Essere filo palestinese è essere filo palestinese. Secondo me, non equivale affatto ad essere antisemita ma sicuramente neppure pacifista. Personalmente, sono filobritannico e non credo di essere antisemita. Certo, se essere filopalestinese significa avallare la distruzione d'Israele secondo la precisa volontà di Hamas ( che ha vinto le elezioni legislative, ricordiamocelo sempre, con tutte le implicazioni del caso.. ) credo che la risposta venga da se. Io credo che chi ha la fortuna di vivere fuori dall'atrocità della Guerra goda del privilegio di poter vedere le cose equanimemente, portando aiuto e proponendo soluzioni diverse da quelle che vengono in mente a persone che devono decidere con i boati degli esplosivi nelle orecchie. Ma, se a Milano si manifesta con gli stessi slogan di Gaza o Teheran, se il lancio di missili deliberatamente mirati a case ed ospedali passa sotto completo silenzio, che speranze possono avere israeliani e palestinesi di parlarsi?Come potranno mai, gli israeliani, imparare a non rispondere ai missili con altri missili di gran lunga più devastanti se si sentono emarginati ed additati come nazisti? Credo che chiunque si sia preso la briga di "studiare un po'" sia ben conscio del fatto che un'offensiva contro Gaza effettuata indiscriminatamente avrebbe causato centinaia di migliaia di vittime civili in poche ore: prima o poi, se continua così, qualcuno penserà "tanto peggio tanto meglio" e vi sarà una seconda Shoà di israeliani e palestinesi assieme.
    Anche tu hai letto "Vittime" e gran parte dei crimini israeliani ci sono noti perchè israeliani li hanno denunciati.
    Quindi, credo che occorra informarsi molto e pensare ed agire da europei eredi del '900 e relative responsabilità, ma determinati a evitare che cose simili si ripetano sia sui soliti ebrei che sui palestinesi o su altri. Ah, quanto avrei voluto vedere 1/100 dei manifestanti di Milano ricordarsi del Congo...
    Quindi: informarsi ( anche sulla differenza tra un fumogeno e un ordigno FAE ), riconoscere le responsabilità locali e proporre soluzioni concrete e reali.
    Per il resto andiamo allo stadio.
    Grazie ancora per la tua pazienza,
    a presto,
    Angelo

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  5. Posso informarmi su tutto ma mi rifiuto di istruirmi su la differenza tra una molotof e un fumogeno, tra una bomba convenzionale e una al fosforo.
    No grazie!

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  6. Nessun problema: basta mantenere la consapevolezza che la TV dice una cosa mentre la realtà potrebbe essere parecchio diversa.

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